LA “STRADA FELICE” DI SISTO V

OBELISCO SALLUSTIANO E TRINITÀ DEI MONTI-

Da qui comincia la STRADA FELICE di Sisto V (1585-1590), ideata per collegare il Pincio a S. Croce in Gerusalemme passando per S. Maria Maggiore. Questo “rettifilo” o “asse viario”, creato da Sisto V (al secolo Felice Peretti) per migliorare la viabilità e soprattutto per favorire il percorso dei pellegrini, ha ancora oggi una grandissima importanza, anche se l’unico pezzo del percorso che ricorda ancora il suo creatore nel nome è Via Sistina. Basti pensare al fatto che il Palazzo del Viminale, sede del Ministero degli Interni e fino al 1961 anche della Presidenza del Consiglio dei Ministri, fu costruito tra il 1911 e il 1925 in Via Agostino Depretis, che costituisce l’ultimo tratto della Strada Felice prima di arrivare a S. Maria Maggiore (partendo da Trinità dei Monti).

La Chiesa della Trinità dei Monti fu iniziata nel 1502 e venne consacrata dopo molti decenni proprio da Sisto V. La scalinata a doppia rampa della chiesa venne progettata da Domenico Fontana, il grande architetto a cui si deve anche la realizzazione del grande piano viario sistino.

L’obelisco, detto “sallustiano” perchè proveniva dagli “horti” di Sallustio, fu eretto duecento anni dopo (1788) da Pio VI Braschi (1775-1799).

Prima di imboccare Via Sistina, troviamo la facciata, modificata nel Settecento da Filippo Juvarra per conto di Maria Casimira Sobieski, del “Palazzetto Zuccari”, fatto costruire alla fine del ‘500 dal famoso pittore manierista Federico Zuccari.    

La facciata su Via Gregoriana è molto interessante. Le bizzarre decorazioni hanno alimentato la fantasie e le suggestioni. Infatti l’edificio è anche noto con il nome di “palazzo dei mostri”.

Proseguendo lungo Via Sistina, incontriamo la Chiesa dedicata ai SS. ildefonso e Tommaso da Villanova:

Ed eccoci arrivati a Piazza Barberini, con il famoso Tritone berniniano:

Continuando a percorrere la STRADA FELICE di Sisto V, in Via Quattro Fontane troviamo prima la Chiesa (sconsacrata) dedicata a S. Andrea degli Scozzesi…

…e subito dopo, sulla sinistra, vediamo il famoso Palazzo Barberini, capolavoro architettonico del Seicento, che ospita la Galleria Nazionale d’Arte Antica:

Ed eccoci arrivati al trafficato incrocio delle Quattro Fontane, dove possiamo ammirare S. Carlino, capolavoro borrominiano, e le statue di Diana, di Giunone, del Tevere e dell’Arno…

In Via Agostino Depretis, ultimo tratto della Strada Felice prima di S. Maria Maggiore, troviamo il Palazzo del Viminale, sede del Ministero degli Interni, e una bella fontana….

E sempre in Via Agostino Depretis troviamo il Palazzo dell’Istituto Nazionale di Statistica, in cui campeggia la scritta: “NUMERUS REIPUBLICAE FUNDAMENTUM”:

A Piazza dell’Esquilino, che conclude il primo tratto della Strada Felice, si trova l’Obelisco omonimo, eretto da Sisto V nel 1587. Sullo sfondo possiamo ammirare l’esterno dell’abside di S. Maria Maggiore, opera seicentesca di Carlo Rainaldi.

Ed eccoci arrivati al secondo lunghissimo tratto della Strada Felice, che inizia dove finisce il primo, e cioè da S. Maria Maggiore.

Via Carlo Alberto-Questa foto è di Augusto Mancini.
S. Antonio Abate-Portale del 1262-Foto di Augusto Mancini
Un pezzo di Mura Serviane inglobato in un palazzo moderno-Foto di Augusto Mancini
Fontanella del Rione Monti-1927-di P. Lombardi-Foto di Augusto Mancini
Fianco destro della Chiesa dei SS. Vito e Modesto-Risalente al IV secolo, fu rifatta nel 1477 dal papa Sisto IV-Foto di Augusto Mancini
Arco detto di Gallieno, ma in realtà si tratta della Porta Esquilina delle Mura Serviane rifatta da Augusto e dedicata all’imperatore Gallieno nel 262-Foto di Augusto Mancini
FACCIATA DEI SS. VITO E MODESTO E ARCO DI GALLIENO-
Foto di Augusto Mancini-
Fontana monumentale nota con il nome di “Trofei di Mario”, ma più propriamente chiamata Ninfeo di Alessandro-III secolo-Foto di Augusto Mancini

Gruppo scultoreo di Mario Rutelli detto popolarmente “fritto misto”-foto di Augusto Mancini
La “Porta Magica”, ciò che resta della seicentesca Villa del Marchese Palombara-Foto di Pietro Massolo-https://massolopedia.it/piazza-vittorio/

Testo di Pietro Massolo, foto di Augusto Mancini e di Pietro Massolo (in assenza di altre indicazioni, tutte le foto e tutti i testi pubblicati nel sito sono di Pietro Massolo)

 

PIAZZA VITTORIO

RIONE ESQUILINO

Il nome completo è Piazza Vittorio Emanuele II (primo Re d’Italia). Si trova a non molta distanza dalla Stazione Termini ed occupa un’area molto interessante sul piano storico, urbanistico ed anche archeologico. Supera in grandezza persino Piazza S. Pietro ed è quindi la più estesa di Roma. Venne costruita su disegni dell’architetto Gaetano Koch negli anni ’80 dell’Ottocento, quindi poco tempo dopo la proclamazione ufficiale di Roma Capitale (1871) e la morte di Vittorio Emanuele II (1878). Strutturalmente è formata da grandi palazzi porticati, austeri ed eleganti, che circondano una vastissima area con un bel giardino al centro, ora dedicato a Nicola Calipari (eroe della liberazione di Giuliana Sgrena).

La realizzazione di Piazza Vittorio, ritenuta un vero modello di architettura “umbertina”, richiese purtroppo il sacrificio di un pezzo consistente della “vecchia Roma”. Tra l’altro venne demolita la seicentesca Villa Palombara, della quale rimane soltanto la famosa “Porta Magica” all’interno del giardino, affiancata da due statue del dio egizio Bes provenienti dal Tempio di Serapide.

Nel giardino troviamo anche la Fontana di Mario Rutelli con tritoni, delfini e polipo detta del “fritto misto”, un gruppo scultoreo che doveva stare al centro della Fontana delle Najadi in Piazza Esedra (poi sostituito dal gruppo del Glauco). Ma il monumento più importante di tutta la piazza è la colossale fontana di età romana nota con il nome di “Trofei di Mario”, più propriamente detta “Ninfeo di Alessandro”. Il nome tradizionale, di origine medioevale, è dovuto a due statue di trofei militari, erroneamente attribuite alle vittorie di Caio Mario, che ora si trovano sulla balaustra di Piazza del Campidoglio. Risale alla prima metà del III secolo ed è raffigurata in monete emesse da Alessandro Severo, la cui statua probabilmente si trovava nell’attico insieme a quella della madre Giulia Mamea.

All’incrocio con Via Napoleone III si trova la chiesa dedicata a S. Eusebio, costruita nell’VIII secolo su un precedente titulus paleocristiano omonimo. Il suo aspetto attuale si deve ai rifacimeti del secolo XVIII. L’affresco della volta raffigura la “Gloria di S. Eusebio” ed è opera del pittore Anton Raphael Mengs (1728-1779), esponente di spicco del neoclassicismo.

Porta Magica

 

Trofei di Mario

(Foto di Pietro Massolo)

Sitografia.

https://www.romasegreta.it/esquilino/piazza-vittorio-emanuele-ii.html

https://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_Vittorio_Emanuele_II_(Roma)