PORTA PIA

La grande fama di Porta Pia, ovviamente, è legata alla presa di Roma avvenuta il XX settembre del 1870, ma questo non basta: ora cerchiamo di conoscerla un po’ di più per capire che la sua importanza va ben oltre.
Perchè merita un’attenzione particolare, anche se così non pare alla stragrande maggioranza delle persone che ci passano accanto?

La ragione è molto seria ed è legata essenzialmente al fatto -assai poco noto, per la verità- che si tratta di una delle ultime opere (forse proprio l’ultima) di Michelangelo.
Breccia di Porta Pia, Roma Capitale, Michelangelo….non è poco.
In più ci sono le immortali Mura Aureliane, a poca distanza il Monumento al Bersagliere, il Ministero dei Trasporti, il Monumento alla celeberrima Breccia che ha cambiato per sempre il destino di Roma…insomma possiamo gustarci in pochi metri un condensato della Storia d’Italia e di Roma. Per non parlare del fatto che il citato Ministero adiacente si è preso (purtroppo!) lo spazio di ciò che restava della settecentesca Villa Patrizi.

Ma torniamo all’argomento principale e procediamo con ordine.
Porta Pia nasce in sostituzione dell’antica Porta Nomentana delle Mura Aureliane (ora murata) per iniziativa di Papa Pio IV Medici (1599-1565), fra il 1561 e il 1565.
Lo scopo era il miglioramento della viabilità in seguito alle trasformazioni della zona, che rendevano Porta Nomentana non più adatta allo scopo originario. Più precisamente, il papa voleva un fondale adeguato per il “rettifilo” che da lui prese il nome di Via Pia (oggi Via XX Settembre), con il quale il pontefice aveva voluto collegare direttamente il Quirinale con la Via Nomentana. Il tutto rientra nella grande opera di ristemazione della viabilità iniziata nel ‘400 per favorire il trasporto delle merci e soprattutto per agevolare il cammino dei pellegrini
Non abbiamo il progetto originario del Buonarroti e non sappiamo se il Maestro, all’epoca già molto anziano, abbia potuto seguire personalmente almeno in parte la realizzazione dell’opera, probabilmente affidata ai suoi allievi e collaboratori. In ogni caso, egli morì (1564) prima del completamento, eseguito dal suo allievo e collaboratore Jacopo del Duca, il quale terminò anche la chiesa di S. Maria degli Angeli, altro capolavoro architettonico michelangiolesco.

La prima cosa da notare è che la porta, essendo fortificata per ragioni ovvie di difesa, è arretrata rispetto alla linea delle mura, e questo aumenta l’effetto scenografico complessivo.
La facciata progettata da Michelangelo è quella rivolta verso l’interno della città, cioè verso l’odierna Via XX Settembre. Giusto per fare un confronto, possiamo notare ad esempio che la parte monumentale di Porta S. Paolo (risalente nella sua forma attuale al V secolo) è rivolta verso l’esterno, cioè verso Via Ostiense. Lo stesso discorso si può fare anche per Porta S. Giovanni, che è di poco successiva a Porta Pia. Dice a questo proposito la Guida Rossa del Touring: “Opera di transizione al barocco, la caratterizza una libertà inventiva che innova il tema della porta urbana gia nell’insolito rivolgersi all’interno.”
Stilisticamente, il disegno di Porta Pia si può collocare nell’ambito del Manierismo, la tendenza storico-artistica che segue il Rinascimento e precede il Barocco. Infatti Francois Nizet la considera “foriera del barocco”.

Si può osservare la felice fusione dell’impianto fondamentalmente classico con la decorazione piuttosto fantasiosa ed elaborata. Da notare in modo particolare il tema dello scudo o più probabilmente “patena” cinta da una stola, ripetuto tre volte, che ricorda le vaschette dei barbieri con l’asciugamano. Al centro in alto troviamo addirittura, stando a quest’interpretazione un po’ birichina, il sapone rappresentato da un cubo. Michelangelo avrebbe voluto alludere, secondo una tradizione popolare, all’origine di Pio IV, che proveniva da una famiglia di barbieri milanesi arricchiti (infatti suo padre era notaio). La “vendetta”, diciamo così, di Michelangelo, sarebbe dovuta al modo irrispettoso con cui Pio IV aveva chiesto al Maestro il preventivo dell’opera, come se si fosse trattato di un artigiano qualsiasi. Sta di fatto che il papa era nato a Milano e non sono attestati legami di parentela tra i Medici di Milano e i ben più noti e blasonati Medici di Firenze. A parte questo, sulla porta è presente al centro lo stemma mediceo, richiamato dalle sei palle presenti sui merli, il che prova lo stretto legame se non altro politico fra le due famiglie omonime.
La facciata è formata da un corpo compatto in mattoni a vista dotato di merlatura e diviso al centro da un elaborato portale nettamente aggettante di travertino, con lesene scanalate, bugnato, timpano composito. Interessante anche il doppio ordine di finestre: in basso finestroni timpanati, sopra finestre più piccole dotate di una cornice molto elaborata.
Al di sopra del compatto corpo principale vediamo una struttura nettamente più stretta che da lontano può sembrare quasi una torre, perfettamente in linea con il portale centrale sia in senso geometrico che stilistico. In questo prolungamento del portale grandioso troviamo lo stemma mediceo fiancheggiato da due angeli molto maschili e muscolosi, chiaramente michelangioleschi sul piano del concetto formale, scolpiti da Nardo de’ Rossi. Più in alto ancora troviamo lo stemma di Pio IX con un’epigrafe che ricorda l’intervento di ricostruzione dell’attico, danneggiato forse da un fulmine più di duecento anni prima, realizzato dal Vespignani nel 1853.
Al 1869 risale l’attuale facciata posteriore in stile neoclassico di Virginio Vespignani, il grande architetto di Pio IX, decorata da due statue che raffigurano S. Agnese e S. Alessandro, danneggiate durante la presa di Roma e lì ricollocate nel 1929. Il papa, infatti, aveva attribuito ai due Santi un prodigioso intervento che lo aveva salvato da un crollo avvenuto durante una visita al Convento di S. Agnese nel 1855.

Sitografia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Porta_Pia

https://www.romasegreta.it/castro-pretorio/porta-pia.html

https://www.roma2pass.it/porta-pia/http://www.treccani.it/enciclopedia/papa-pio-iv_%28Dizionario-Biografico%29/


https://www.turismoroma.it/it/luoghi/porta-pia
Foto:
https://massolopedia.it/porta-pia/
Su Porta S. Paolo:
https://www.youtube.com/watch?v=O8gTwM-7rW8
Sulle Mura Aureliane:
https://massolopedia.it/le-mura-aureliane/
Su Roma in generale:
https://massolopedia.it/category/roma/

Bibliografia:
Naturalmente sono sempre utili la precisa e sintetica Guida Rossa del Touring e La Grande Guida di Roma di Claudio Rendina.
Vorrei segnalare anche il bellissimo libro di F. Nizet “17 itinerari a Roma”.

(Foto di Pietro Massolo)