Edward Hopper (1882-1967) è considerato uno dei più grandi artisti americani del Novecento.
Dotato di una solida formazione artistica accademica, viaggiò in Europa a partire dal 1906 e potè in questo modo conoscere direttamente sia la pittura impressionista, sia le grandi ‘avanguardie’ del Novecento.
L’influenza spirituale della tradizione impressionista risultò decisiva nell’evoluzione della sua arte.
Legato alla tendenza realistica e figurativa, Hopper ha saputo rappresentare in modo originalissimo le inquietudini e la solitudine dell’uomo contemporaneo.
Al Complesso del Vittoriano fino al 12 febbraio.