Fino al 9 luglio 2017 il padre dell’astrattismo in mostra al MUDEC (=Museo delle Culture) di Milano.
Cominciamo col chiarire un punto fondamentale: l’astrattismo non è ‘uno’ dei tanti ‘movimenti’ artistici del Novecento.
È ‘il’ movimento artistico determinante, centrale, rivoluzionario di tutta l’arte del Novecento. Non è concepibile la cultura del XX secolo senza l’astrattismo. Sotto molti aspetti, possiamo dire che il senso più autentico e profondo di tutta l’arte del secolo scorso è proprio l’abbandono della forma ‘naturale’ a vantaggio di quella ‘astratta’. Il che presuppone una trasformazione radicale del concetto di arte e del rapporto tra l’arte e la società. L’artista rappresenta non la realtà, bensì il prodotto della sua immaginazione creativa, che ormai non accetta più alcuna limitazione. Con questo non voglio dire che l’arte del Novecento sia stata tutta astratta e non figurativa perché una simile affermazione sarebbe assurda. Voglio dire, invece, che anche laddove sembra ‘figurativa’, la produzione artistica veramente innovativa del cosiddetto ‘secolo breve’ ha sempre avuto un’intrinseca natura astrattista. E questo risulta evidente per il cubismo, il futurismo, la metafisica, il surrealismo, il realismo magico, l’informale, insomma per tutte quelle che sono state le principali correnti artistiche.
Ciò detto, veniamo al grande Vasilij Vasil’evič Kandinskij (1866-1944).
Kandinskij, pittore e teorico, sosteneva la necessità di esplorare la ‘dimensione spirituale’ dell’arte. Il principio basilare è il colore. Il colore è capace di far vibrare l’anima dell’osservatore perché possiede qualità intrinseche universali. Tra le opere che esprimono meglio questo concetto possiamo citare ‘Giallo, rosso e blu’ del 1925.
Si tratta di un lavoro assolutamente sublime. Qui c’è tutto il senso della sua pittura e di gran parte dell’arte del Novecento.
Kandinskij non partì dall’astrazione. Ci arrivò con una certa gradualità. Obiettivo della mostra è proprio quello di far capire la sua evoluzione artistica attraverso 85 opere.